Si tiene sabato 4 febbraio prossimo presso l’Hotel Tower Genova Airport l’Assemblea biennale ordinaria del Comitato regionale ligure della Lega Nazionale Dilettanti per la rendicontazione sportiva ed economica delle stagioni 2020-2021 e 2021-2022.
E’ l’occasione per il Comitato presieduto da Giulio Ivaldi per tracciare un bilancio degli ultimi due intensi anni di lavoro, in uscita dalla pandemia, ma anche un importante momento per guardare avanti e sintetizzare le sfide del prossimo biennio che saranno sostanzialmente legate alla crescita delle attività sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Tra i temi sul tavolo la riforma sul “lavoratore sportivo” con gli aspetti legati al vincolo ma anche alle incombenze di natura amministrativa e finanziaria che ricadono sulle società sportive.
Ospite d’onore dell’Assemblea sarà il presidente nazionale Giancarlo Abete che interverrà sui temi di attualità del mondo del calcio dilettantistico. In questa occasione si terrà anche l’Assemblea straordinaria per l’elezione del delegato regionale di Calcio a 5. Saranno infine assegnate le Coppe Disciplina alle 59 società che si sono distinte nelle stagioni 2020-2021 e 2021-2022.
A questo link potete scaricare la Relazione Sportiva e Amministrativa mentre a seguire riportiamo l’intervento del Presidente Lnd Liguria, Giulio Ivaldi.
L’intervento di Giulio Ivaldi, presidente LND Liguria
Buongiorno,
eccoci finalmente ritornati a poterci nuovamente incontrare di persona riprendendo percorsi abituali di dialogo e di approfondimento. E’ vero, nel periodo pandemico ci siamo trovati in occasioni simili ma la ragione era prevalentemente elettiva sia per il rinnovo delle cariche regionali, nel gennaio 2021, sia per quelle di carattere nazionale con l’Assemblea Straordinaria del marzo 2022. Oggi, di converso, siamo di nuovo a parlare di noi, dei nostri problemi che travalicano i confini regionali, quali ad esempio i riflessi operativi della legge Spadafora con le conseguenti decadenze del vincolo e creazione delle figura del “lavoratore sportivo”, ma anche le problematiche insorgenti, relative al “caro energia” ed il prolungarsi, ahimè, ancora degli effetti della pandemia da COVID SARS 19 e di quelli, invece, di peculiare pertinenza della regione.
Tra poco infatti apriremo il dibattito sui bilanci delle ultime due stagioni sportive, sulle problematiche legate all’impiantistica sportiva, per le quali stiamo pressando le istituzioni affinché ci diano una mano per portare a termine il lavoro iniziato sei anni fa, quando ereditammo una situazione non delle migliori,e che ci ha visto direttamente impegnati a riqualificare e mettere in sicurezza quaranta impianti della nostra Regione.
In questo ambito il mio sentito grazie va a Regione Liguria ed ai diversi Comuni che hanno voluto sostenerci finanziariamente riconoscendo al nostro movimento, come a tutto quello sportivo, una valenza non solo tecnico/addestratrice ma anche, e forse soprattutto, un impegno nel sociale in quanto le nostre società, le nostre Scuole Calcio, hanno l’ambizione consolidata di essere ambienti “protetti” dove le nostre giovani calciatrici e calciatori si ritrovano non solo per allenarsi ma anche per stare insieme e crescere, appunto, come donne e uomini che avranno tratto dallo sport importanti lezioni di vita.
Dopo appunto Regione Liguria sperando di non dimenticare alcuno, ricordo da Levante a Ponente i Comuni di La Spezia, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Rapallo, Recco, Arenzano, Celle Varazze, Albissola, Ceriale, Pietra Ligure, Albenga, Andora, Diano Marina, Santo Stefano al Mare, Sanremo, Camporosso.
Tutti hanno voluto riqualificare gli impianti sportivi delle loro città offrendo davvero belle “case” alle società così come hanno fatto, e naturalmente anche a loro va il nostro grande grazie, le società Lavagnese, Vado e ANPI Casassa e Sampdoria.
Ho lasciato per ultimo il Comune di Genova con il quale, proprio a fronte di un “ Accordo complessivo di programma “ di cui, permettetemi, vado fiero perché pare senza uguali, ma soprattutto grazie alla massima attenzione che quest’ultimo ha voluto destinarci attraverso l’azione del vice Sindaco Avv. Picciocchi e dell’Assessore allo Sport avvocato Bianchi, ex calciatrice che ha militato nelle nostre Rappresentative, siamo riusciti a riqualificare ben sette campi, con l’ottavo in lavorazione in questi giorni, oltre a tre impianti ( Ferrando di Cornigliano, Piccardo di Sestri Ponente e Morgavi di Sampierdarena) riqualificati attraverso la partecipazione con successo ai bandi di Sport e Periferie aperti dallo stesso Comune.
Certamente su Genova il faro è puntato per il 2024 quando la Città sarà Capitale Europea dello Sport così come nel 2025 la Regione Liguria avrà questa qualifica europea.
Saranno due anni di eventi importanti in Liguria ed a Genova, da parte nostra speriamo di poter veder giocare a Marassi la nostra Nazionale e noi, come dilettanti, poter ospitare appunto sui campi sopra menzionati l’evento annuale più importante appunto della Lega, il Torneo delle Regioni per le rappresentative di calcio a undici, assente dalle nostre riviere dal lontano 1988, competizione che vede affrontarsi tutte le venti Regioni Italiane con quattro squadre di diverse categorie per Regione.
Per quel che concerne l’attività sportiva la pandemia ci ha messo in difficoltà anche perchè ha portato, verificandosi solo promozioni senza retrocessioni, ad avere un campionato di Eccellenza composto addirittura di 22 società. La scorsa stagione con il sacrificio di sette retrocessioni a causa anche delle discese di categoria dalla serie D, siamo scesi a diciotto e con la stagione sportiva in corso ritorneremo a 16, numero corretto ed adeguato alle nostre dimensioni. Accenno solamente la riforma del campionato di 1a categoria, con il passaggio da quattro a cinque gironi, in quanto è stata oggetto di diversi incontri e riunioni.
In questa sede voglio invece esprimerVi la mia preoccupazione per quello che concerne le categorie di base, situazione francamente in emergenza specialmente nelle Riviere sia a Ponente che a Levante, e mi appello ad ognuno di Voi affinchè, in occasione di riunioni che faremo su queste tematiche in zona, ci possa essere la piena partecipazione e ci possano essere contributi di idee idonei a predisporre una strategia che ci possa permettere di crescere.
Mi collego a questo argomento per riscontrare con soddisfazione, nonostante le enormi difficoltà incipienti, le tenute del movimento femminile e di quello del calcio a cinque. Anche in questi frangenti saranno previsti incontri per preparare a dovere la prossima stagione, ma già adesso anche i soddisfacenti risultati dell’attività giovanile fanno ben sperare. Il tema del Settore Giovanile è complesso, per quello che concerne i numeri siamo consapevoli che, pur confermando positivamente i dati ante pandemia, abbiamo margini di crescita specie nel femminile mentre per quel che riguarda l’aspetto organizzativo abbiamo ripreso, con l’attività agonistica di settore, le impostazioni dei campionati originari ma, a mio parere, dovremo riflettere sui tempi delle qualificazioni ai Campionati regionali ed alle formule di svolgimento degli stessi.
In ultimo ma non per importanza segnalo che all’interno della Lega, e quindi del Comitato Regionale, sono stati costituiti il Dipartimento Sociale e quello Amatoriale con nomina da parte nostra di Panzitta e Giansoldati.
La volontà per il primo è di essere partecipi come Lega Dilettanti di tutto quello che avviene nel nostro mondo e che abbia appunto risvolti sociali mentre per l’Amatoriale la volontà non è quella di “carpire” squadre ma quella di relazionarsi positivamente al fine di avere un rapporto collaborativo e continuativo che possa permettere di giocare ad un maggior numero di ragazzi/ragazze possibile con norme certe, tutela sanitaria creando eventualmente i presupposti della nascita di nuove società articolate.
Termino ringraziandoVi tutti per quello che fate, sono orgoglioso di rappresentarVi, di rappresentare un mondo che ai giorni nostri ha il coraggio di mettersi in gioco in condizioni precarie dando limpidi esempi di volontariato e “passione” in grado in questi momenti di gettare il cuore oltre l’ostacolo rappresentato dalle problematiche finanziarie sempre più stringenti. Vi abbraccio tutti ed uno ad uno. Un abbraccio forte e buon calcio a tutti.
Giulio Ivaldi